Il Centro per la Ricerca Sociologica (CIS) ha condotto una indagine sull'uso e la conoscenza che la popolazione ha dell'intelligenza artificiale (IA). Tra le conclusioni dello studio, due spiccano: la 92,7% delle persone intervistate ritengono che le aziende e le organizzazioni dovrebbero segnalare quando utilizzano l'intelligenza artificiale al posto degli esseri umani e il 93,4% ritiene necessario che lo sviluppo dell'IA sia regolamentato.
L'indagine (che consiste in 4.004 interviste condotte tra il 6 e il 15 febbraio) mostra che l' 75,5% di coloro che conoscono l'IA assicura che l' incertezza è la sensazione principale che provoca questa tecnologia, 51,2% lo fa by e solo uno 27,4% considera questa tecnologia con ottimismo.
In questo senso, il 56% degli intervistati ritiene che l'intelligenza artificiale possa arrecare più danni che benefici al mercato del lavoro. Ma se suddividiamo per aree, le opinioni divergono: il 49,2% ritiene che sia dannosa per la creazione e l'arte, rispetto al 66% che ritiene che l'intelligenza artificiale possa apportare benefici al campo della salute e della medicina e al 62,3% che ritiene che anche l'industria potrebbe trarne vantaggio.
Un'altra delle principali preoccupazioni delle persone riguardo all'intelligenza artificiale è la privacy. Il 76,8% è “fortemente o abbastanza d’accordo” sul fatto che la raccolta di dati personali per la vendita a terzi dovrebbe essere vietata, e il 75,8% ritiene che le policy sulla privacy non siano sufficientemente chiare.
Di fronte a questo diffuso sentimento di sfiducia nei confronti dell'uso dei dati e dell'intelligenza artificiale, l'AOC si sta impegnando attivamente per ridurre questo sentimento di rifiuto. L'AOC ha sviluppato l'iniziativa di trasparenza algoritmica che applica ai suoi servizi e che mira a promuovere la fiducia nei servizi di amministrazione digitale che utilizzano dati e intelligenza artificiale (IA), garantendone al contempo un utilizzo etico e responsabile.